“Lo stato di diritto c’è, e, se noi cittadini ne siamo convinti testimoni,
se ne vedono i frutti.”

Con questa sintesi potremmo riassumere il messaggio dato ieri sera da
Gianluigi Mazzufferi, alla Biblioteca Antonelliana, dove ha presentato il
libro «Quaranta metri in cinque anni». Una sintesi dello spirito e della
sostanza di un lungo impegno civile maturato a Senigallia con
l’abbattimento del grande ripetitore Omnitel che era stato costruito nel
crinale di alto valore paesistico, sulla collina alle spalle della città.

La sala della Mediateca era gremita e tutti gli intervenuti hanno
manifestato vivo interesse per il racconto che risale ai fatti avvenuti
alla fine del secolo scorso, dal 1995 all’anno 2000.
Un piccolo libro, di sole cento pagine, scritto dal nostro concittadino
che, dopo molte composite esperienze di vita, anche con un impegno
decennale in Regione, ha voluto lasciare una testimonianza dedicata
soprattutto ai giovani. Questi spesso si relazionano conflittualmente con
le istituzioni democratiche del nostro paese anche e soprattutto a livello
periferico.

Il libro è stato scritto grazie alla collaborazione di Donato Mori, Marco
Scaloni e Paolo Formiconi ed ha approfittato anche della collaborazione dei
familiari di Mazzufferi, la figlia Livia, che ha curato la grafica di
copertina e i giovani nipoti, Nicola e Diego Scaloni.

“Voglio dire – ha affermato Gianluigi Mazzufferi in apertura del
partecipato incontro nella Sala della Mediateca, condotto dal giornalista Elpidio Stortini – che quando si hanno buone
ragioni, prove inconfutabili e concreti elementi di diritto dalla propria
parte, se si inizia una battaglia, la si deve condurre con costanza e
determinazione “usque ad sanguinem”.

Così sono stati presentati i cinque anni di faticose ed estenuanti
procedure, da quelle attivate ricorrendo alla giustizia penale, alla più
rapida, ma anche più onerosa, procedura in sede di giustizia
amministrativa. Tutto ciò ha portato al primo abbattimento in Italia di uno
dei primi ripetitori telefonici della ditta Omnitel sorto sul crinale
collinare. La celebrazione finale dell’evento è stata suggellata dalla
partecipazione del Gabibbo piombato sul posto con la troupe Mediaset. Così
l’Autore ha chiuso la prima parte del racconto.

Nella seconda invece è stata segnalata la non più comune idea, per i nostri
tempi, di edificare sul posto dell’avvenuto scempio, una edicola religiosa,
recuperando così un’antica tradizione delle nostre campagne. Cioè è
avvenuto comunque con un progetto assai innovativo e di indubbio valore
artistico. L’opera, progettata dalla designer Livia Mazzufferi, si incentra
su una statua in bronzo raffigurante una particolare versione della
Madonna. Questa è stata opera dello scultore senigalliese Vittorio
Luzietti.
La colonna tortile, audacemente realizzata in mattoni a vista, è stata
costruita da un muratore della città, particolarmente esperto, Francesco
Argentati.
Si ricorda che l’edicola è stata benedetta dal Vescovo del tempo Mons.
Giuseppe Orlandoni e dal parroco, Don Peppe Bartera.

Tra i tanti intervenuti erano presenti anche il Vice Presidente del
Consiglio Regionale delle Marche, già Sindaco di Senigallia, Maurizio
Mangialardi e il dottor Fabrizio Marcantoni che fu sindaco della città per
una breve stagione. Marcantoni ebbe allora a vivere le fasi finali della
vicenda del “palo del Cavallo”, proprio quando entrava in carica. Nel suo
puntuale intervento Marcantoni ha molto opportunamente ricordato come i
criteri adottati dalla sua amministrazione sulla turbinosa vicenda allora
in corso fossero stati unicamente quelli del “rispetto delle leggi e delle
normative in vigore”.

Forse sarebbe da notare l’assenza di qualsiasi rappresentante dell’attuale
amministrazione comunale, cioè della compagine che porta la significativa
responsabilità della attuale vicenda, per molti tratti similari, in corso
proprio sui medesimi luoghi, dal luglio del 2024. Una anomala e contestata
vicenda, di prossimo approdo alle decisioni del TAR.
Era però presente un consigliere comunale, l’architetto Luigi Rebecchini
che pur essendo schierato con un partito di maggioranza, si è sempre
palesemente espresso, in tutte le sedi, a favore della revisione di questa
scelta insensata. Rebecchini ha ribadito, anche in questa occasione, le sue
puntuali motivazioni che suonano di severa critica all’amministrazione del
Sindaco Olivetti.

«Quaranta metri in cinque anni», il libretto appena presentato, al centro
dell’incontro di ieri, resta disponibile richiedendolo all’Autore ma anche
presso le librerie di Senigallia Iobook, in via Cavour, e Ubik, in corso II Giugno,
oppure presso l’edicola Cardaccia, in via Marche, o l’Edicola della Pace
(da Quilly), in via Sanzio, di fronte alla chiesa della Pace.

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