Non è facile cambiare il nostro paese, ma è possibile migliorarlo. Chi dovrebbe assumersi questo compito, pensa ad altro. Pensa a se stesso e ai propri bisogni, e del bene collettivo se ne infischia, più o meno allegramente.
A parte la crisi economica, sociale e politica che viene giornalmente sviscerata sulla stampa, dalla radio, dalla televisione e dai mediocri intellettuali e che dà forma al solito “teatrino”, lontano anni luce dalla gente vera, cioè da noi, popolo italiano, c’è un nuovo modo di essere che mi ha colpito profondamente e in senso negativo. Mi riferisco in particolare ai tanti episodi di cronaca nera, e in special modo all’indifferenza delle persone che assistono a simili eventi, comportamento ben documentato e a noi proposto in tutte le realtà dai media. La cosa che più mi irrita e mi sconvolge, come persona civile, è che questo comportamento deviato (non dimentichiamo che c’è anche stato il reato di “omissione di soccorso”) stia dilagando a macchia d’olio nel nostro paese. Quanto all’indifferenza della gente, verso chi sta per strada, morendo, verso chi ha bisogno, verso chi soffre, non ci si meravigli. Chi non ha cuore e coscienza, tira dritto e non si ferma, non presta aiuto. E sai perché? perché non vuole grane. Non vuole grane con la polizia e i carabinieri, non vuole grane con la giustizia, non vuole grane con la stampa. Non si fida di nessuno. Molti hanno paura di dire quello che hanno visto, perché non si sentono garantiti. Però credo e spero come sempre, assieme a tanti altri che la pensano allo stesso modo, di contribuire per cambiare le cose o magari, migliorarle.

Duilio Marchetti

Vivian Maier, Chicago, IL, 1962

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