L’eccezionale mostra alla Mole Vanvitelliana fino al 7 maggio

Ecce Homo – da Marino Marini a Mimmo Paladino

 

di Vincenzo Prediletto

Approfittando del sopralluogo operato martedì scorso dal ministro Dario Franceschini – reduce dall’inaugurazione pomeridiana della mostra “Capolavori Sibillini presso il Palazzo Campana di Osimo – alle opere d’arte recuperate nelle chiese nei musei e palazzi storici marchigiani colpiti dai ripetuti eventi sismici dei mesi scorsi e temporaneamente depositate negli ampi magazzini della Mole Vanvitelliana in attesa d’essere ripulite e restaurate, abbiamo avuto il grande piacere di visitare finalmente l’eccezionale allestimento “Ecce Homo – Da Marino Marini a Mimmo Paladino. La Scultura di figura nell’Arte italiana dal secondo dopoguerra ad oggi”, predisposto e curato ottimamente da Flavio Arensi nell’ampio e congruo Magazzino Tabacchi . Precisiamo, per dovere di cronaca, che la mostra, inaugurata ufficialmente il 27 ottobre pomeriggio dal Sindaco Valeria Mancinelli e dall’Assessore alla Cultura Paolo Marasca, proprio all’indomani delle ripetute scosse sismiche del 26 mattina ed aperta il 28 ad un eccezionale pubblico di duemila persone, si avvale in primis del sostegno finanziario della Fondazione Cariverona, dell’organizzazione e gestione di Civita Mostre, del Fondo Mole Vanvitelliana e del Museo Omero, nonché del Patrocinio e contributo del Comune di Ancona, Regione Marche, Fondazione Domus e di  altri importanti sponsor e media partner.

grande valore alla scultura di figura

 

Appena entrati nel salone d’ingresso, ci sorprende il suggestivo allestimento dal forte impatto visivo realizzato su una superficie di 1500mq con un percorso molto funzionale dall’Arch. Andrea Mangialardo: si possono ammirare con tutta calma e da diverse angolazioni ben 44 opere scultoree di materiali e stili diversi che consentono al visitatore comune e all’appassionato d’arte di viaggiare tra le varie installazioni per coglierne intimamente i nessi, gli stimoli, i messaggi impliciti e percepire alla fine dell’itinerario il significato più profondo dell’uomo e dell’esistenza nella società contemporanea. Passeggiando in magico silenzio tra le 44 installazioni all’interno (mentre altre tre si trovano all’esterno nel Canalone e nel Foyer dell’Auditorium) ed analizzando con estrema curiosità ed interesse i capolavori e le opere più significative degli artisti protagonisti dell’arte del Novecento, ci hanno colpito ed emozionato in particolare “L’amplesso “e “Ratto d’Europa” di Arturo Martini, “Torso di ciclista” di Aligi Sassu, “Ritratto di Alfonso Gatto”e “Nudo” di Francesco Messina, “Landscape” olio su tela e scultura in legno dedicato a Van Gogh di Enzo Cucchi, “Figura” in terracotta di Giuliano Vangi , “Jane Austen” maiolica policroma di Giosetta Fioroni, “Testa d’uomo” e “Ermafrodita 3” bronzi creati nel ‘60 e ’70 dal messinese Augusto Perez, “Apollo e Dafne” di Alik Cavaliere, “Dormienti” di Mimmo Paladino, le coinvolgenti installazioni di Gino Marotta “Mare artificiale” e “Pioggia artificiale” e, per finire in bellezza nell’ultimo salone, considerata pienamente la loro provocante espressività e geniale composizione tecnica, “Scacchiera” di Enrico Baj , “Ractus ractus: stato d’assedio” e “Le morte stagioni” del sensibile e profetico artista maceratese ormai anconetano doc Valeriano Trubbiani.

 

grande valore alla scultura di figura

 

Per chi volesse approfondire e documentarsi meglio sulle opere e sugli artisti, è già disponibile da un mese il pregevole catalogo curato graficamente per Tonidigrigio – Chromo da Massimo Pigliapoco, che contiene l’utile testo critico del curatore Flavio Arensi, le stupende fotografie alle opere esposte eseguite perfettamente da Roberto Cicchinè e pure una mappa – guida orientativa al percorso di visita. Abbinata alla visita, peraltro, c’è anche una serie di eventi collaterali pensati e proficuamente organizzati da Annaclara De Biase, la quale ha fissato su un’apposita brochure un fitto calendario di incontri culturali settimanali e di visite guidate alla pari, nonché di laboratori didattici di riuso di materiali di scarto, di stampa su seta e rilegatoria a cura delle bravissime ragazze della Cooperativa Opera fino al 7 maggio, data di chiusura prevista della mostra.

Gli orari di apertura sono: Martedì e mercoledì, su prenotazione per scuole e gruppi; Giovedì e sabato 16-19, venerdì 16- 22; Domenica 10-13 / 16-19; Lunedì chiuso. Per informazioni: 071 2225038, 333 9357454 – www.lamoleancona.it , info@lamoleancona.it, www.anconaticket.it

Visite guidate e laboratori didattici a cura del Museo Tattile Statale Omero CoopCulture Opera Onlus- Info visite e prenotazioni obbligatorie per ogni attività presso Museo Omero : 071 2811935 – 333 9357454 –  didattica@museoomero.it  www.museoomero.it

“Dormienti”, Mimmo Paladino

 

 

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