CONTRO LA CLASSE DIRIGENTE

STORIE DI VITA VISSUTA

DA MAGNIFICI PORTATORI DEL GROOVE

<LA REALTA’ POTREBBE ESSERE SOLO LEGGENDA>

 

 

Grooverz: magnifici portatori del groove

 

 

Intanto volevo augurarvi buona fortuna per il disco, uscito lo scorso 17 gennaio e per iniziare vorrei chiedervi:

 Chi siete? Da dove provenite?

DJ LATO: Ciao Marino, sono DJ Lato e vivo a Senigallia, in provincia di Ancona, dentro al mio STUDIO 114. Sono produttore e DJ attivo sulla scena dal ’96 ed ho prodotto demotape e dischi di Uomini Di Mare, Teste Mobili, Nesli, Qustodi del Tempo, Piante Grasse, Poltergeist (con Esa). Ho prodotto tracce negli album di Joe Cassano, Gente Guasta e qualcun altro con cui ai tempi mi beccavo alle jam. Dal 2000 collaboro con DJ Myke e DJ Aladyn (Meninskratch) e di recente ho collaborato anche, poco dopo averlo conosciuto, con DJ T-Robb in una traccia per il suo disco. Ho prodotto un disco di breaks sotto il nome di Latootal dal titolo “Loopmannaro Breaks#1″.

Oggi con Drawn, GROOVERZ – “Realtà e Leggenda”… il presente

DRAWN: Io sono Drawn, vivo a Grottaglie, in provincia di Taranto, sono un MC ed un beatmaker. Mi sono avvicinato alla cultura Hip Hop 17 anni fa circa, iniziando a fare i primi freestyle e poco dopo i primi testi. Sono stato attratto da questa musica per la possibilità di dire ciò che si vuole senza troppi problemi e per il suo suono fin troppo coinvolgente.
Conoscendo i primi b.boy dell’epoca iniziai ad ascoltare le prime cose serie infatti fino a quel momento avevo solo ascoltato Hip Hop perlopiù americano e nella maggior parte dei casi commerciale, come un po’ tutti…man mano che ho conosciuto questa cultura me ne sono innamorato sempre di più concentrandomi ancor di più sul panorama italiano e sulle radici di questa scena.

Fin dall’inizio ho provato a produrre i primi beat, proprio per l’esigenza di scrivere su produzioni inedite e mie piuttosto che sui
classici beat americani che trovi in rete e col passare del tempo ho perfezionato il mio stile; ho iniziato quindi a tralasciare la
disciplina del freestyle per dedicarmi esclusivamente alla scrittura dei testi e alla produzione dei beat nel mio home studio a Grottaglie (GroGroove) fino all’unione con Majin, che conoscevo a livello artistico fin dall’inizio della mia storia.

Majin è stato un dei primi freestyler che ho visto dal vivo e posso garantirvi che ho ancora il ricordo di una vera “bestia” ahahah. E’ proprio con lui che dopo aver prodotto la prima traccia assieme “Un mondo malato” abbiamo dato vita ai Grooverz e abbiamo iniziato a lavorare a questo disco completando il nostro sogno con l’ingresso del big DJ Lato nella formazione, chiudendo così il cerchio.

MAJIN: Io sono Majin e sono di Taranto; Majin è il nomignolo che dei vecchi amici mi affibbiarono quando avevo 14 anni, l’età in cui iniziai ad avvicinarmi all’ Hip Hop e in particolare al Rap. Ho iniziato facendo freestyle con degli amici, prima nelle strade di Taranto e poi ai vari contest ed è proprio durante quelle esperienze, che ho maturato la voglia di scrivere, affinché i miei pensieri si articolassero in testi ben definiti e non si disperdessero nella foga di un freestyle. Per anni ho scritto e parlato di quelli che secondo me erano argomenti importanti su beat americani e inediti, ma senza mai abbandonare del tutto il piacere dell’improvvisazione. Ad oggi la sfida che più mi alletta e quella che mi spinge a scrivere testi che abbiano un filo logico e che abbiano argomentazioni inerenti allo stato attuale del sistema nel quale viviamo.

Come mai avete scelto il nome Grooverz?

GROOVERZ: Quando abbiamo pensato a quale nome scegliere, tra i vari emersi, abbiamo scelto questo perché ci ha convinto fin da subito, GROOVERZ! Il nome Grooverz nasce dalla parola “Groove” e lo abbiamo scelto proprio perché noi significa “portatori del groove”.

Come mai avete scelto di ideare questo disco insieme?

DRAWN: Reduce dal primo disco ho iniziato progettare il secondo ricercando un MC che potesse fare coppia con me sui miei beat.

Incontrando Majin, nella vicina Taranto, ho trovato l’MC che meglio di chiunque altro è riuscito ad incrociarsi col mio stile proprio grazie alla sua formazione precedente e alla scelta di certe tematiche tanto pungenti che ci contraddistingue, più la stima reciproca che ci ha permesso, subito dopo aver prodotto la prima traccia assieme, di formare i Grooverz.

Lavorando alle prime tracce per il disco abbiamo deciso di partecipare al Captain Futuro traxxx contest 2014, con una traccia intitolata “Ecosofia” e da li è nata la conoscenza e la collaborazione esclusiva con DJ Lato, noto alla scena per aver prodotto alcuni dei più grandi classici del rap italiano.

MAJIN: Quando mi ritrovai ad ascoltare il primo disco di Drawn divenne subito un dei miei Mc locali preferiti, il fato volle che proprio lui mi contattò con la proposta di fare un pezzo insieme. Accettai di buon grado subito poiché dal primo ascolto delle sue rime e dei suoi beat, capii che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Quando completammo il primo pezzo non eravamo ancora i Grooverz, ma il passo fu quasi naturale dopo aver constatato il feeling musicale e la voglia di entrambi di rappare determinate tematiche.

DJ LATO: Notai Drawn e Majin dopo aver ascoltato “Ecosofia” e li contattai per conoscerli meglio, avevano scaturito dell’interesse in me. Mi colpì per prima cosa il RAP MESSAGE, poi i loro contenuti, avevano il flow e sapevo che avremmo potuto collaborare ad un intero album. Drawn iniziò a mandarmi le prime trax e capii di averci visto giusto! Iniziammo a lavorare subito.

 Qual è il concept del vostro disco?

GROOVERZ: Il concept è indistricabilmente legato al Rap che abbiamo sempre ascoltato. Lo scopo prefisso è quello di portare alle orecchie di chi ci ascolta le atmosfere di un’epoca con i concetti che ci rappresentano di più. Vogliamo portare storie di vita vissuta, punti di vista comuni di un ceto sociale che sempre più patisce gli errori di una classe dirigente che volutamente ignora le problematiche concrete del popolo. Non a caso uno dei nostri mantra è “metrica e messaggio” poiché crediamo che essendo il Rap nato come strumento di denuncia si debba sfruttare ogni occasione possibile per dare spunti di riflessione a chi ci ascolta, instillare il dubbio nelle menti di chi vive certe leggende come se fossero realtà.Usare come punto di forza il concetto che fare rime non debba essere una pratica atta solo all’autocelebrazione o a messaggi privi di sostanza.

Per la creazione del disco avete usato mezzi come il crowdfunding o l’autoproduzione?

GROOVERZ: “Realtà e Leggenda” è un autoproduzione, frutto delle nostre braccia e di sacrifici che hanno reso ancor più soddisfacente il raggiungimento dell’obiettivo; la collaborazione con Broke Clothing® arriva nella fase finale della produzione del disco, poco prima di andare in stampa; abbiamo scelto di collaborare a livello di sponsor solo ed esclusivamente con Broke Clothing® proprio perché è uno storico marchio italiano che dal 1994 rappresenta il vero streetwear made in Italy!

Qual è il significato del titolo “Realtà e Leggenda”?

GROOVERZ: Quando si trattano certe tematiche la linea tra la realtà e la leggenda è sottilissima, proprio per questo abbiamo scelto questo titolo per non avere presunzione in ciò che raccontiamo ma la semplice voglia di stimolare a ricercare, ad informarsi e a non accontentarsi mai delle “realtà” che ci vengono offerte come tali, esse potrebbero essere solo leggende e viceversa…il titolo “Realtà e Leggenda” è sincero quanto provocatorio e regge l’eterno gioco degli opposti bianco e nero, vero e falso, realtà e leggenda.

Quanto tempo avete impiegato per produrlo?

GROOVERZ: Tra produzione e selezione dei beat, registrazioni delle voci infine offerteci da Dj Argento, mix, master e stampa tre anni all’incirca e tutto ciò tra Grottaglie (TA) e Senigallia (AN) nei rispettivi studi GroGroove di Drawn e Studio114 di DJ Lato per poi chiudere il tutto a Bari al SilverRoom Studio da DJ Argento.

Quali messaggi volete trasmettere nei vostri brani all’ascoltatore?

GROOVERZ: I messaggi che trasmettiamo, molto spesso, puntano ad un risveglio di coscienza in cui noi crediamo e ad una rottura con gli schemi imposti; nei momenti più cupi della storia l’arte ha sempre dato il meglio di sé, immortalando per sempre la sofferenza vissuta in quel determinato periodo storico per poi lasciarne una fotografia indelebile ai posteri nella speranza che non ricadano negli stessi errori. Per questo motivo amiamo il rap, proprio perché vediamo nel rap l’unica forma di espressione in grado di ereditare questo arduo compito. Crediamo, anzi sappiamo, che la musica ha un grandissimo potere, proprio come scritto nella traccia “L’amarezza” dove cantiamo “…le note e le parole possono muovere il mondo”. Viviamo un mondo difficile, un mondo malato, e ci rimane solo la musica come ancora di salvezza. Sappiamo bene che la nostra è una scelta difficile ma
abbiamo preso questo come un compito e lo porteremo avanti fino a quando avremo energia e fotta per farlo “..Canto per gli onesti, per i poveri e pei giusti…”.

Da che genere siete soliti campionare?

DRAWN: Solitamente, Marino, lascio che sia chi ascolti a scoprirlo proprio perché credo che il bello stia nella ricerca e nello scoprire, a poco a poco, come è stato creato un determinato beat o dov’è stato preso quel sample o da dove è stata campionata quella voce…di sicuro non posso non dirti da dove nasce “La Canzone Arrabbiata” che è un vero e proprio tributo ad Anna Melato. Solitamente prendiamo suoni dal funk, da jazz e smoothjazz, dal soul, dalle soundtrack o dalla musica italiana di un tempo, in realtà prendiamo ciò che ci piace e ciò che ci ispira il giusto groove.

Qual è il pezzo a cui siete legati di più nel vostro disco? O che più vi rappresenta?

DRAWN: Sono orgoglioso del risultato raggiunto quindi non ho grosse preferenze, però, posso tranquillamente dirti che mi sento molto “raccontato” in “Magnitudo” e rappresentato in “Realtà e Leggenda”, quando la sento mi commuovo, se devo scegliere una come preferita però scelgo “Il Gioco”, l’ho prodotta tutta di notte, ed ha quell’ambiente smoothjazz che mi trasporta in un mondo parallelo e tra le strofe di Majin e i mega cut di Lato, più il ritornello mio, è nata una traccia epica, secondo i miei gusti ovviamente.

MAJIN: Il pezzo al quale mi sento più legato nel disco è indubbiamente “Minterlude” la cui storia rappresenta una delle fasi più oscure della mia vita. In quelle sedici barre ho parlato a me stesso come se fossi il mio riflesso nello specchio, un riflesso che a malincuore non ha potuto far altro che assistere al rovinoso declino del mio corpo e del mio spirito e tutto ciò sono riuscito a scriverlo grazie al beat di drawn e alla mente cinematografica di Lato. Invece la traccia che più mi rappresenta è “Realtà e Leggenda” nella quale racconto la mia storia fino alla nascita dei Grooverz e l’incontro con Lato.

DJ LATO: Ho lavorato così tanto, concentrato a questo puzzle, che non riesco veramente ad avere preferenze. Per me “Realtà e Leggenda” è un unico viaggio che inizia alla prima traccia e finisce con quello scricchiolio di porta chiusa dal vento.

GROOVERZ: Bella Marino è stato un vero piacere fare due chiacchiere con te e con lo staff di Cashblog/Il Rap è la mia strada, supportate sempre il vero!

Staff Cashblog/Il Rap è la mia strada: Grazie a voi per aver fatto questa intervista, è stato un piacere!

http://https://youtu.be/VSPz_vQBums

 

Drawn: “Il Gioco è la mia preferita. L’ho prodotta tutta di notte. Ed ha quell’ambiente smoothjazz che mi trasporta in un mondo parallelo”

 

 

 

 

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