Un appello affinché non muoia

Nel 2005 un manipolo di giovani amanti del cinema di qualità (Guido Calamosca, Alessandro Staccioli, Luca Messersì, Sara Magistrelli, Valeria Belbusti) coordinati dal regista nonché critico cinematografico Sergio Canneto e con la partecipazione iniziale di Mauro Piefederici, diede vita al “Circolo Linea d’Ombra” con l’obbiettivo di proporre alla città di Senigallia cicli di proiezioni di film d’autore, attingendo sia al repertorio classico, che alle proposte di autori contemporanei, in genere film di qualità fuori del circuito delle sale cinematografiche, o perché ormai datati o perché poco commerciali.

“Hiroshima mon amour” film di Alain Resnais

I promotori ebbero a disposizione dal comune la saletta della Piccola Fenice, altrimenti inutilizzata, e un modesto contributo annuo, che iniziarono ad integrare con le quote di affiliazione al Circolo, condizione per poter fruire dei film in programmazione. L’iniziativa partì in sordina con un numero limitato di proiezioni, ma seppe guadagnarsi a poco a poco la stima e l’interesse di un numero crescente di amanti del bel cinema, che contribuirono con la loro pur modesta quota annuale a far crescere il numero e la qualità dei film proposti e quindi anche la partecipazione.

Così via via il programma divenne sempre più robusto con diversi cicli di proiezioni nel corso dell’anno, in genere due fra gennaio e maggio e uno in autunno, con cadenza settimanale e più recentemente raddoppiata: i film d’autore vecchi e nuovi erano quasi sempre preceduti da schede introduttive diffuse on line e a volte disponibili anche a stampa all’ingresso della sala. L’interesse crescente era motivato non solo dalla qualità delle opere, ma anche dallo loro irreperibilità, essendo fuori dei circuiti commerciali, vuoi per vetustà, vuoi per l’argomento e il paese di origine: per i più anziani si trattava di rivedere film dimenticati, quasi un tuffo nella memoria, o film che per qualche motivo non avevano potuto vedere; per i più giovani si trattava del primo incontro con i maestri sacri del cinema le cui opere senza questa iniziativa difficilmente avrebbero potuto conoscere.

Nessuno o quasi dei grandi autori è stato dimenticato: ricordo personalmente dopo il 2010 i cicli su David Lynch, Joseph Losey, Ingmar Bergman, R. W. Fassbinder, Alain Resnais, R. Bresson, i Flli. Taviani, Alfred Hitchcok, allo statunitense Gus Van Sant, senza dimenticare singole opere di P. P. Pasolini, Ermanno Olmi, o i cicli sull’Espressionismo tedesco, sul cinema russo, su quello giapponese di Mizoguchi e Kurosawa, quello spagnolo, su autori africani o dei paesi arabi e su molti altri autori che è difficile ricordare. Non sono mancati nemmeno i film documento su temi contemporanei, lezioni sul linguaggio cinematografico tenute da Sergio Canneto, rassegne sul cinema amatoriale dei cosiddetti “corti”, cortometraggi di grande qualità che spesso non hanno niente da invidiare ai fratelli maggiori.

Dopo il ciclo “Viaggio in Italia” del luglio 2017 il circolo ha sospeso le sue attività, soprattutto per l’esaurirsi delle risorse umane, perché i giovani di ieri sono ormai impegnati nel lavoro e nella famiglia e come sanno tutti coloro che sono coinvolti nell’associazionismo il ricambio nel volontariato culturale è molto difficile e quasi impossibile. Solo oggi che ci viene a mancare, ci rendiamo conto dell’eccezionalità di questa iniziativa che nel corso degli anni abbiamo considerato quasi un fatto normale e scontato, mentre si è trattato di uno dei pochi circoli di cinema d’essai sopravvissuti in Italia agli entusiasmi degli anni ‘70 e l’unico a resistere fino ad oggi.

Non possiamo che ringraziare questi ragazzi (ormai non più tanto) e il regista Sergio Canneto di quello che ci hanno regalato e auspicare che l’Amministrazione Comunale voglia far continuare a vivere questo spazio culturale (altrimenti inutilizzato) anche in futuro, affidandolo ad una associazione, che voglia continuare proporci cinema soprattutto, ma anche altre manifestazioni culturali visive. Da parte nostra siamo disposti a mettere a disposizione le nostre poche competenze se possono risultare utili per tenere in vita questa iniziativa.

di Virginio Villani, Presidente dell’Associazione Italia Nostra – Senigallia

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