A casa Rossini di Pesaro

“E’ una cosa stupenda”: così Giacomo Leopardi scriveva al fratello Carlo dopo avere assistito a una rappresentazione della Donna del lago di Gioacchino Rossini (1792-1868). L’opera aveva esordito a Napoli il 24 ottobre 1819, protagonista la soprano Isabella Colbran (1784-1845), allora primadonna del San Carlo e dal 1822 moglie del maestro pesarese. Con il libretto tratto da Walter Scott e ambientato nella Scozia che i Poemi di Ossian aveva reso celebre in tutta Europa, “epica più che drammatica” come la definì Stendhal , l’opera incantò nel 1824 anche il pubblico parigino, per sparire poi per più di un secolo dai repertori teatrali.

Per i 200 anni di questa soave Lady, alla Casa Rossini di Pesaro spartiti, figurini, libretti, un teatrino ottocentesco, insieme a foto, manifesti e costui delle regie novecentesche, da quella di Gae Aulenti del 1981 a quelle di Luca Ronconi (2001) e Damiano Michieletto (2013). La donna del lago 1819-2019, fino al 21 novembre, http://www.pesaromusei.it

Anna Villari

Il regista Damiano Michieletto, inviso ai tradizionalisti melomani per le coraggiose e inusuali messe in scena, la propone come vicenda ricordata e rimpianta da Elena e Malcom, anni dopo, sposi felici

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