Pronta la seconda edizione

Nel segno della biodiversità culturale nasce questa seconda edizione della Grammatica Senigalliese di Andrea Scaloni. “Ogni lingua – e il dialetto non fa eccezione – è un corpo vivo che muta per passar di tempo, secoli, generazioni”; scrive Antonio Maddamma nel presentarlo. “C’è dentro il lavoro dell’anatomista: dissezionarne e ricomporne le membra, verificarne il funzionamento, accertare se i paradigmi sui quali si sostengono rispondano al loro uso effettivo “; ma anche – aggiungerei – il frutto di una vivacità di intelletto che fa in modo che la lettura di una grammatica, ordinariamente arida e normativa, risulti invece emozionante, e piena di ritrovamenti per chi già la conosce; come anche l’intrinseca consapevolezza della ricchezza culturale che si esalta nel molteplice. In un’epoca, un’epoca di estinzioni biologiche ma anche culturali, quale la nostra è, la definizione di una grammatica è un forte sostegno a questa pianta che si regge a stento perché viva e possa continuare a vivere. Ogni dialetto vive per sè, ma è anche linfa per la parlata comune che chiamiamo “italiano”. Ogni persona, e più ancora, ogni istituzione locale dovrebbe possederne almeno una copia ed essere grato all’autore che la propone.

(Leo Badioli)

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