Piogge intense, inondazioni e alluvioni storiche a Senigallia
La ricerca di Giuseppe Santoni e Rossano Morici, Misa amaro, sottotitolo Piogge intense, inondazioni e alluvioni storiche a Senigallia dal secolo XV al secolo XX, è il racconto degli eventi calamitosi di un fiume a carattere torrentizio documentati negli ultimi cinque secoli.
Con un bacino imbrifero modesto e un’asta fluviale di brevi dimensioni, il Misa però si trasforma in un mostro di acqua e fango – come in un brutto sogno – quando le cataratte del cielo si aprono e lasciano cadere piogge intense e continue in un tempo relativamente breve. “Amaro” in condizioni normali il fiume non lo è affatto, perché scende dolcemente dalla sorgente del Monte San Donnino tra scorci suggestivi e attraversa tranquillo la valle che prende il suo nome, sino a raggiungere la foce a Senigallia.
La storia dei suoi furori è qui raccontata col conforto di documenti preziosi dell’Archivio Storico della Biblioteca Antonelliana di Senigallia: le piene, le inondazioni e gravi alluvioni che colpirono la città dal XVI al XX secolo, portarono distruzione e disperazione.
Una simile ricerca non mancherà di interessare in primo luogo gli utenti della Biblioteca e gli studiosi di scienze naturali; ma anche la generalità dei cittadini, sensibili come sono ormai alle condizioni del tempo dalle quali dipendono gli umori del loro fiume; ogni volta col pensiero: come andrà stavolta?
Gli autori del libro nell’intitolarlo Misa amaro, avranno pensato che forse nessun altro titolo era più adatto, visto che i testimoni delle epoche passate scrivevano che: «è difficilissimo di potere scrivere tutte le stridolenze che si sentirono a Sinigaglia» durante alcuni eventi che narrano, oppure che: «La compassionevole e memoranda disgrazia accaduta» è ben giusto che «resti a posteri di memoria», «attesoché il danno fatto e recevuto è stato inestimabile».
Come era possibile perciò intitolare diversamente, se non «Misa amaro», un libro sulle alluvioni storiche di Senigallia?
Giuseppe Santoni e Rossano Morici, nel narrare le «Piogge intense, inondazioni e alluvioni storiche a Senigallia» dal secolo XV al secolo XX, danno conto di ben 43 eventi alluvionali documentati, di cui 16 gravissimi, e di un’altra decina di eventi in cui, per fortuna, le grandi perturbazioni meteorologiche non dettero origine a vere e proprie inondazioni.
Le fiumane avvennero in tutte le stagioni e i mesi dell’anno, soprattutto durante l’autunno e durante il mese di luglio, in coincidenza con il mare grosso da levante, da ostro, scirocco, libeccio e bora.
Il Misa, le cui acque scorrono così pigre e deboli che non riescono a trasportare a valle i detriti e interrano l’alveo, talvolta da piccolo torrente «sonnolento, per più mesi all’anno quasi completamente asciutto» può risvegliarsi all’improvviso e trasformarsi in un torrentaccio violento che genera «una grave preoccupazione per la nostra città».
Nella loro ricerca gli autori hanno considerato inoltre non solo la città, ma tutta la platea alluvionale su cui sorge Senigallia, compresi i numerosi fossati che non confluiscono nel Misa ma sfociano (o sfociavano) direttamente in mare e che nei secoli hanno generato gravi problemi di contenimento delle acque meteoriche, intorno (o sopra) ai quali negli ultimi decenni si è costruito irresponsabilmente.
Un libro, in conclusione, di sicuro interesse per tutti i cittadini, e non, che ad ogni medio evento meteorologico stanno in grande apprensione per quello che può succedere all’improvviso.
Per permettere una consultazione più agevole, la ricerca si presenta divisa in due volumi: il primo dal secolo XV al XIX; il secondo tutto dedicato al secolo XX, è arricchito di grafici significativi di facile interpretazione, che aiutano a valutare meglio gli eventi narrati.
(Leonardo Badioli)
Importante libro e ottime foto illustrative, Complimenti!
Dove è possibile trovarlo?
Ciao.
Si tratta di un e-book pubblicato dalla Biblioteca Antonelliana di Senigallia.
Basta aprire dunque i siti della Biblioteca.http://www.comune.senigallia.an.it/site/biblioteca/live/taxonomy/index.html